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| Un'isola, il suo campione
Gigi Riva compie settant'anni
Luigi Riva da Leggiuno, 35 reti in 42 presenze con la maglia azzurra, il miglior realizzatore di sempre, 156 reti in 289 presenze in serie A, un secondo e un terzo posto nella classifica del pallone d’oro, rispettivamente nel 1969 e nel 1970, una carriera peraltro conclusasi prematuramente a soli 31 anni a causa di gravi infortuni. Questi sono i numeri che presentano le gesta di un grande campione del calcio italiano, ma rimangono solo statistiche, non bastano a descrivere la grandezza di un giocatore e di un uomo diventato mito per un intero popolo di sportivi e non solo. Riva era ed è un uomo schivo, lontano dai riflettori, simbolo del calcio che è passione e non business, legame indissolubile verso i colori del proprio club, dove la scelta di vita accompagna quella professionale e sportiva Notato dagli osservatori del Cagliari, che giocava allora in serie B, fu acquistato appena diciottenne ed esordì nel campionato 1963-1964, dove realizzò 8 reti contribuendo alla prima promozione in A della squadra sarda. Ebbe un'infanzia difficilissima, perse i genitori molto presto e venne educato nel collegio dei poveri, giovanissimo fece il meccanico a Leggiuno e i primi passi da calciatore in serie c. Arrivò nell'isola non proprio felicissimo di lasciare la sua terra, distante oltre 1000 km, ma divenne il “lombardo più sardo della storia”. Da allora “Rombo di tuono” come lo soprannominò il grande Gianni Brera, non lasciò mai più la Sardegna che scelse non solo per la sua carriera calcistica ma anche per la vita. E si che le grandi del calcio italiano tentarono più volte di strapparlo al Cagliari, la Juventus arrivò ad offrire oltre un miliardo, una cifra enorme per l’epoca, ma il suo amore per il Cagliari e la Sardegna ebbero sempre il sopravvento.
Forse è per questo, ancor più che per le sue straordinarie gesta sportive, che “giggirriva” è entrato nel cuore di tutti i tifosi sardi e non solo, diventando una leggenda mai scalfita dai tanti anni ormai passati dal quel magico 1970. Quell'anno fu l'apice della sua carriera con il titolo di capocannoniere (che vinse per tre volte), il terzo posto nella classifica del pallone d’oro, il secondo posto ai mondiali in Messico e sopratutto lo scudetto vinto con la maglia rossoblù. Il primo e unico titolo di campioni d’Italia, ma con un peso specifico enorme per una squadra che sopportava in silenzio il razzismo nei campi avversari, e a dispetto di tutto ciò diventava sempre più forte e consapevole dei propri mezzi. Il nome di Riva rimarrà per sempre associato ad un storica impresa sportiva, simbolo del riscatto di un’isola, di un popolo intero. Quella squadra straordinaria, accolta nelle trasferte con l’epiteto di “pecorai e banditi”, grazie alle gesta del suo leader carismatico, seppe trasformare la rabbia in forza, l’umiliazione in orgoglio, l’orgoglio di essere sardi. Soprattutto per questo tu sei uno di noi, un sardo come noi e te ne saremo eternamente grati.
Auguri dal tuo popolo al nostro campione per i tuoi 70 anni
Buon compleanno Gigi
By Zino .
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